Parco della Collina di San Colombano

San Colombano al Lambro

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Parco della collina di San Colombano


“E’ questo un vago fertilissimo colle, posto quasi nel mezzo della Gallia Cisalpina, cui dalla parte esposta a Borea e ad Euro è prossimo S.Colombano, castello assai noto e cinto di forti mura … Io non conosco altro luogo che in positura si poco elevata, si vegga attorno si vasto prospetto di nobilissime terre; sol che tu giri d’attorno l’occhio ti si offrono innanzi, Pavia, Piacenza e Cremona …”(dalla lettera di Francesco Petrarca a Guido Arcivescovo di Genova del 21 ottobre 1353).


News

DIVIETO DI COMBUSTIONE

09/10/2020

Si avvisa che, ai sensi della Deliberazione n. X/7095 del 18 Settembre 2017, dal  1 Ottobre al 31 Marzo 2021 è vietato la combustione dei residui vegatali.

Raccolta funghi – Attivazione del Servizio di Ispettorato Micologico dell’ATS Milano Città Metropolitana, per la verifica dei funghi epigei raccolti dai privati cittadini.

14/08/2020

Il servizio di Ispettorato Micologico inizierà a partire dal 01.09.2020 al 27.11.2020. Qui sotto puoi scaricare il volantino con l’elenco degli Ispettorati Micologici. Qui sotto puoi scaricare la locandina sui consigli utili. Ulteriori informazioni potranno essere consultate al seguente link https://www.ats-milano.it/portale/Ats/Carta-dei-Servizi/Guida-ai-servizi/Ispettorato-Micologico-Funghi

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Presentazione

Una mirata descrizione fatta da un poeta immortale, Francesco Petrarca, che soggiornò nel Castello di San Colombano, ospite di Galeazzo Visconti, nel 1353, ma anche il toponimo del comune di Miradolo Terme, il paese posto sul lato sud-ovest della collina, dalle cui alture si gode di un’ottima vista, toponimo che deriva molto probabilmente da “osservatorio”, chiamato in latino “miratorium”, dal latino “mira” significa “belvedere”, rende giusta immagine al Plis, al Parco della Collina di San Colombano e ci presentano la particolarità del territorio del Parco. Poco più di mille ettari che si alzano dalla piatta pianura, un territorio che l’uomo con fatica e passione ha bonificato dedicandolo alla coltivazione della vite ed ad alcune piante da frutto e ortaggi: ciliegie, fichi, piselli. Un territorio particolare, da difendere e salvaguardare perché in esso affondano le nostre radici, la tradizione e la cultura contadina, quella vitivinicola, uva e vino valori dalla storia millenaria, una coltura oggi non più intensiva, nelle zone meno vocate ha lasciato il posto a boschi, prati, e anche a sterpaglie; un segnale quest’ultimo che ha fatto nascere l’esigenza di costituire un Parco per promuovere una cultura del territorio, dove tutti i proprietari dei terreni collinari devono sentirsi partecipi di un mantenimento gestito per lasciare alle nuove generazioni un territorio “vivibile”, dove i filari di vite disegnano un paesaggio suggestivo, dove la vite è difesa e valorizzata, un territorio accogliente e fruibile, dove natura, paesaggio, prodotti, enogastronomia, riferimenti storici sono un tutt’uno e ci regalano un senso di continuità con il nostro passato, dove trascorrere del tempo libero nel mezzo o sul confine della natura agricola costituiscono un modo di stare all’aria aperta particolare: questo lo offre il Plis della Collina di San Colombano.

Il parco

Si tratta di uno dei parchi locali di interesse sovracomunale (PLIS) riconosciuti dalla provincia di Milano.

La collina

La collina di San Colombano si sviluppa per 8km tra l’alveo del fiume Lambro ed il corso del fiume Po.

Prodotti

Il valore delle tradizioni, anche di quelle organolettiche espresse dai vini e dai cibi del territorio.

Tempo libero

Gli itinerari di fruizione presenti nell’ambito delle strade del Parco.

Appuntamenti

Manifestazioni, iniziative, fiere, degustazioni, feste, …

Info

Scopri come raggiungerci e come contattarci.

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